Bici da corsa: i consigli per trovare la pressione di gonfiaggio ideale

Bici da corsa: i consigli per trovare la pressione di gonfiaggio ideale

È venuto a trovarci in Veloflex, Federico Gualdi, giovane meccanico del Team U23 Colpack Ballan Csb e abbiamo avuto modo di capire meglio insieme a lui come il Team ha lavorato durante il ritiro a Calpe in Spagna lo scorso autunno, per trovare la pressione ottimale delle gomme delle bici da corsa, con l’obiettivo di migliorare la performance in gara. Gli abbiamo fatto alcune domande che trovate in questa intervista.

Che tipo di pneumatici da bici avete scelto per questa stagione?

Questa stagione il Team corre con biciclette dello storico marchio milanese Cinelli, in particolare è dotato di un’edizione speciale limitata della sua punta di diamante Pressure

Leggerezza, reattività e versatilità sono le fondamenta di questo modello e abbiamo scelto di equipaggiarlo con gomme Veloflex: copertoncini Corsa EVO da 28mm e tubolari ProTour da 28mm per le gare su strada; tubolari ProTour RACE da 25mm per le corse a cronometro.

Sono i corridori solitamente a scegliere se si trovano meglio con copertoncino o tubolare, in generale il passista e il velocista opta per il copertoncino, mentre lo scalatore predilige il tubolare perché più morbido e con maggior tenuta.
Abbiamo scelto di non avvalerci di tubeless per un discorso di minor peso rispetto ai copertoncini (camera d’aria e copertoncino pesano comunque meno che copertoncino tubeless e lattice) e hai tubolari.
In gare particolari come la Paris–Roubaix Espoirs, la versione Under23 della classica monumento, abbiamo usato i nuovi copertoncini Corsa EVO TLR da 32mm per avere maggior sicurezza in caso di foratura, visto il terreno accidentato. Abbiamo avuto una sola foratura, a seguito di una caduta in gara, su 6 corridori.

 

Come avete lavorato per comprendere la pressione ottimale delle gomme da bici per massimizzare la performance?

Abbiamo lavorato molto bene durante il ritiro a Calpe in Spagna dove siamo stati 15 giorni e ho dato la possibilità a tutti i corridori di provare le biciclette da gara e tutto l’equipaggiamento.
I ciclisti hanno avuto il tempo di fare molti test e modificare i settaggi fino ad arrivare ad ottenere la bici con il settaggio perfetto per loro. Abbiamo provato con tutte le condizioni meteo, dal caldo alla pioggia.
Siamo partiti dall’impostare la pressione media indicata sulla spalla della gomma e da lì abbiamo iniziato ad abbassare di pochi bar, 0,2-0,3 bar alla volta. I corridori pesano poco, spesso le strade sono sporche e l’asfalto non è perfetto, ci siamo resi conto che era necessario abbassare. Dopo vari test siamo stati in grado di trovate le pressioni ideali.

Quali sono stati i fattori che hanno inciso di più per trovare la pressione corretta?

Sicuramente i fattori più importanti che incidono sulla definizione della pressione della gomma per bicicletta sono il peso del ciclista e il suo stile di guida, le condizioni del terreno su cui si pedala e le condizioni atmosferiche.
Ad esempio a Calpe siamo riusciti a lavorare molto bene e abbiamo trovato diverse condizioni meteo per fare prove, l’asfalto però presentava salsedine ed era particolarmente viscido, per cui bisogna tenerne conto.
Le stesse condizioni le abbiamo ritrovate quando siamo stati al Trofeo Laigueglia con pioggia e asfalto viscido. Il tipo di terreno che si troverà è da valutare sempre prima di ogni uscita, quando si gonfiano le gomme della propria bicicletta.

Che pressioni usano i corridori professionisti?

I corridori del team variano le pressioni della gomma in base al tipo di gara e alle condizioni dell’asfalto e del meteo: dopo i vari test sopra spiegati siamo arrivati a 6.5 bar alla ruota posteriore e 6 bar all’anteriore su asfalto asciutto, 5.5 bar alla ruota posteriore e 5 bar all’anteriore su asfalto bagnato, mentre in condizioni estreme con il corridore che predilige la gomma particolarmente morbida, siamo scesi anche a 5 bar al posteriore e 4.5 bar all’anteriore, senza avere problemi di sicurezza e stallonamento.

Abbiamo trovato i giusti settaggi con Veloflex ottenendo massima scorrevolezza e allo stesso tempo tenuta, abbiamo anche vinto una gara in discesa con Lorenzo Nespoli, che al primo anno Under23 ha portato a casa la vittoria a Reda di Faenza battendo tutti in volata.

Hai considerato anche la perdita di pressione di gonfiaggio del tubolare?

Sì ad inizio anno avevo considerato ci sarebbe stata una perdita di pressione, perché solitamente gonfio le gomme la mattina della gara, arriviamo sul posto intorno a mezzogiorno e poco prima dell’inizio della gara si fa il controllo. La gomma poi deve durare fino alla fine della gara. La perdita di pressione del tubolare con Veloflex non è praticamente da considerare, la perdita è talmente minima che basta gonfiare alle giuste pressioni la mattina.

Quale consiglio daresti agli amatori che chiedono qual è la pressione ideale?

Le pressioni consigliate da Veloflex secondo me sono corrette, si può usare anche l’indicatore di pressione sul sito web come punto di partenza. È un buono strumento per avere un’idea della pressione di gonfiaggio base da cui partire. Come spiegato prima, bisogna considerare tutta una serie di fattori e fare dei test per trovare la propria pressione ideale, non esistono valori assoluti e uguali per tutti. Non pedaliamo quasi mai su strade pulite, inoltre gli amatori spesso pesano di più dei ciclisti professionisti e durante un’uscita domenicale non per forza devono correre per la vittoria, ma possono ricercare maggiormente il confort. Tutte queste considerazioni sono da fare per avere una gomma morbida, sicura, con una buona tenuta, allo stesso tempo scorrevole.